Descrizione
Perpetuamente in bilico tra l’immaginario dantesco, così radicato da sembrare una visualizzazione legittima del pensiero teologico sull’aldilà, e una realtà quotidiana che lo mette costantemente a contatto con inferni presenti sulla terra, l’uomo continua a interrogarsi sul male, sulla dannazione e sul destino ultimo della propria esistenza, tra caduta e riscatto.
La riflessione offerta in questo libro prende avvio dalle opere di Giotto, Botticelli, Michelangelo e Goya, si prolunga nell’Ottocento di Rodin e Munch e nel secolo breve di Bacon, per concludersi con artisti come i fratelli Chapman, Boltanski e Holzer.
È la proposta di un percorso sugli aspetti che può assumere, dal Medioevo a oggi, l’idea degli inferi e della dannazione, letta attraverso il punto di vista immaginifico, spietato e profetico delle arti visive. Il libro contiene un inserto di 16 pagine con 21 foto a colori.
Sommario
Introduzione. I. Dal tramonto del Medioevo all’alba dell’umanesimo. La spregiudicatezza di Giotto fra tradizione teologica e committenza laica. Il Giudizio di Michelangelo tra i sommersi e i salvati. Goya e il buio nell’Età dei lumi. Dal sogno della ragione alla solitudine della veglia. Se questo è inferno. «Proteggimi da quello che desidero». «L’inferno sono gli altri». «L’inferno, signora, è non amare più». Bibliografia.
Note sull’autrice
Giovanna Brambilla, storica dell’arte, è responsabile dei Servizi educativi alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo. Docente di scuola superiore, insegna anche al master in Servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive dell’Università Cattolica di Milano e al master in Economia e management dell’arte e dei Beni culturali della 24ORE Business School di Milano. Nel 2019 è stata invitata a Roma come docente alla Scuola del patrimonio, corso di alta specializzazione del Ministero per i beni e le attività culturali.
Giovanna Brambilla, Inferni. Parole e immagini di un’umanità al confine, EDB, Bologna 2020, pp. 128, € 16.