Descrizione
Nei momenti di passaggio individuali e collettivi ci sono libri particolarmente preziosi che aiutano a comprendere in profondità la natura delle crisi, danno parole alle emozioni e illuminano zone buie. Qoèlet, vetta altissima della tradizione sapienziale biblica, è uno di questi, e si configura come una profonda ed efficace cura delle due principali malattie di tutte le fedi, religiose e laiche: l’ideologia e la ricerca di facili consolazioni attraverso risposte banali a domande difficili e tremende del vivere.
Il libro biblico è stato scritto in Israele durante la conquista greca, quando un grande impero stava imponendo la sua lingua e la sua cultura. Alcuni intellettuali ebrei erano affascinati da quel mondo e dai suoi valori di ricerca della felicità, del profitto, del piacere e della giovinezza. C’era però chi vedeva in quella «globalizzazione» la crisi profonda della cultura d’Israele. Tra questi, Qoélet, la cui meditazione è utilissima anche oggi per chi, in una nuova età di appiattimento dei valori, vuole pensare in profondità la natura del nuovo mondo e dei suoi dogmi.
Il libro biblico è il grande confutatore dell’ideologia pelagiana meritocratica – oggi in pieno revival – secondo la quale il giusto viene ricompensato con beni, salute, figli, mentre il malvagio è sventurato e povero perché colpevole.
Qoèlet si rivela così un efficacie antidoto contro la nuova/antica idolatria che sta invadendo, senza trovare resistenza, le imprese, la politica, la società civile e anche alcuni settori delle Chiese.
Sommario
I. Contro la religione economica. II. Tutto è Abele. III. La sapienza del limite. IV. La seconda felicità. V. Un cielo svuotato e più vero. VI. C’è un tempo per un’altra gioia. VII. L’eterna attesa del consolatore. VIII. Meglio due di uno solo. IX. La fede non è un mercato. X. La piramide delle vittime. XI. La benedizione della grande delusione. XII. La sapienza della doppia gratuità. XIII. Le scorie del merito. XIV. Nascita e auto-sovversione dell’ideologia. XV. La civiltà del pane donato. XVI. La grande bellezza della fine. Bibliografia.
Note sull’autore
Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, è autore di saggi tradotti in una decina di lingue. Per EDB ha pubblicato Fidarsi di uno sconosciuto. Economia e virtù nel tempo delle crisi (2015), Le imprese del patriarca. Mercato, denaro e relazioni umane nel libro della Genesi (2° ed. 2016), Le levatrici d’Egitto. Un economista legge il libro dell’Esodo (2015), Gli imperi di sabbia. Logiche del mercato e beatitudini evangeliche (2° ed. 2016) e La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2° ed. 2016).
Luigino Bruni, Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande, EDB, Bologna 2017, pp. 136,
. 9788810559079
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