Descrizione
Nella storia bimillenaria della Chiesa l’alleanza tra la teologia e il diritto canonico ha permesso di attuare riforme importanti e incisive. La straordinaria flessibilità della scienza canonistica medioevale e moderna ne è stata la condizione primaria. Ma da un certo momento in poi le due discipline non hanno più marciato in sintonia. L’assenza di collaborazione tra loro è una delle cause che hanno frenato la recezione dei decreti conciliari. Questo problema si ripropone, in modo urgente, dopo che papa Francesco ha valorizzato la prospettiva sinodale nella Chiesa e, nel contempo, stimolato un rinnovamento epistemologico delle scienze sacre.
Tenendo conto di questo duplice livello di riforma, il volume si propone di risalire alle cause della separazione della teologia dal diritto canonico, individuando nel Codice del 1917 una svolta determinante non solo per la scienza canonistica, ma anche per le discipline teologiche e la concezione della Chiesa.
Una riflessione storico-critica sui presupposti lontani della codificazione canonica e sulla frammentazione attuale della teologia può servire a superare gli ostacoli epistemologici che impediscono una rinnovata alleanza tra teologi e canonisti e a progettare un comune cambio di paradigma. Al tempo stesso, l’esperienza canonistica può integrare efficacemente la riflessione teologica, richiamando la necessità che le riforme nella Chiesa si attuino attraverso strutture sinodali e si consolidino mediante un lavoro di mediazione dottrinale e istituzionale.
Sommario
Prefazione. I. Tre paradigmi del diritto canonico: classico, tridentino, codificatorio. II. Il codice del 1917 e le sue ripercussioni nella vita della Chiesa. III. La riflessione dottrinale sui codici canonici dopo il Vaticano II. IV. Dal Vaticano II ad oggi: diritto canonico, teologia, riforme nella Chiesa. V. Conclusioni: per un nuovo paradigma.
Note sull’autore
Carlo Fantappiè è professore ordinario di Diritto canonico all’Università di Roma Tre, professore invitato di Storia del diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana e professore invitato all’École des Hautes Études di Parigi. Tra le sue pubblicazioni recenti: Chiesa romana e modernità giuridica, vol. I: L’edificazione del sistema canonistico (1563-1903); vol. II: Il Codex iuris canonici (1917) (Giuffrè 2008); Storia del diritto canonico e delle istituzioni della Chiesa (Il Mulino 2011), Arturo Carlo Jemolo. Riforma religiosa e laicità dello Stato (Morcelliana 2011), Ecclesiologia e canonistica (Marcianum 2015).
Carlo Fantappiè, Per un cambio di paradigma. Diritto canonico, teologia e riforme nella Chiesa, EDB, Bologna 2019, pp. 192, 18,50 euro.