Descrizione dell’opera
«Lutero anticipa Marx e lo rovescia. Non è necessario cambiare il mondo. Per cambiare veramente in profondità il mondo, basta interpretarlo: comprendere la parola e saperla ascoltare».
Lutero non è moderno, ma neppure medievale. Anticipa i limiti della tecnica in quanto perfezione priva di scopo. Aiuta a comprendere la genesi della dissidenza, ossia l’importanza delle posizioni minoritarie, e la funzione creativa della marginalità. Apre un modo nuovo di percepire e vivere l’esperienza religiosa come esperienza di verità che coinvolge direttamente, senza intermediari – e, per questa ragione, drammaticamente – la persona del credente.
Lutero, soprattutto, comprende il paradosso dell’epoca moderna: la fede è un vincolo – una servitù, un inchinarsi – e pur tuttavia, anche nel senso della laica progettualità positiva, è la radice della libertà intesa come processo dinamico. La stessa posizione dell’uomo è bivalente, poiché egli è libero e nello stesso tempo servo, non può esistere senza libertà, ma modi e forme di liberazione possono approdare alla più totale schiavitù: alla colonizzazione interiore e alla proletarizzazione dell’anima.
Sommario
Introduzione. I. Il destino di Lutero. II. Miserie del razionalismo. III. Il paradosso dell’epoca moderna. IV. Il tecnico della parola. V. Un’ambivalenza esistenziale. VI. La genesi della dissidenza. VII. La forza della parola.
Note sull’autore
Franco Ferrarotti, Attualità di Lutero. La Riforma e i paradossi del mondo moderno, collana «Lampi», EDB, Bologna 2017, pp. 72, € 7,50. 9788810567432
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