Descrizione dell’opera
In che modo le religioni, nella loro varietà, possono partecipare alla scena pubblica e al dialogo civile in un contesto attraversato da tensioni fondamentaliste e da degenerazioni terroristiche?
Secondo il filosofo Jean-Marc Ferry è necessario che le religioni riescano a passare dall’«uso privato» all’«uso pubblico» delle loro ragioni, da uno stile dogmatico a uno stile critico. In altri termini, che si secolarizzino pur senza rinunciare alle loro convinzioni traducendo, per lo spazio pubblico, il linguaggio religioso in linguaggio secolare e profano e interiorizzando la differenza tra certezza e verità.
Sommario
Introduzione. I. Il dilemma della secolarizzazione religiosa. II. Strutturare lo spazio europeo. III. La mediazione giuridica. IV. La critica della condivisione repubblicana. V. Ragione pubblica e logos religioso. VI. Il «pluralismo religioso» e il rischio del relativismo. VII. Il rapporto con la credenza degli altri. VIII. Per uscire dal relativismo.
Note sull’autore
Jean-Marc Ferry, filosofo francese, insegna Scienze Politiche e Filosofia all’Università Libera di Bruxelles e Filosofia dell’Europa all’Università di Nantes. È autore di volumi che spaziano dalla filosofia della comunicazione alla filosofia politica. In italiano sono apparsi da Medusa L’etica ricostruttiva (2006) e Le grammatiche dell’intelligenza (2008). Autore della principale traduzione francese di Teoria dell’agire comunicativo di Jürgen Habermas, nel 1995 ha ricevuto dall’Académie française il Premio La Bruyère per l’insieme della sua opera.
Jean-Marc Ferry, Le religioni nello spazio pubblico. Contributo per una società pacifica, EDB, Bologna 2016, pp. 72, € 8,70. 9788810567449
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