Descrizione dell’opera
«Ma lei non ha mai ascoltato una delle sue omelie? Ha mai avuto qualche dubbio sulla loro qualità, formale e sostanziale? Sulla loro reale capacità di “comunicare”, di entrare in relazione con quanti le stanno davanti, di raggiungere, insieme, la loro intelligenza eil loro cuore?». Sono le domande che un esperto di comunicazione potrebbe rivolgere a un predicatore e che, anche alla luce dei recenti documenti del magistero, non si possono archiviare come quesiti pedanti e accademici.
Tuttavia, secondo l’autore, le antiche regole della retorica o le più moderne tecniche di public speaking possono essere utili, ma non risolutive, e il predicatore non può essere considerato un «professionista» che eroga il «servizio della parola» in modo efficace ed efficiente in virtù delle sue competenze tecniche. L’omelia, infatti, è un’esperienza nella quale chi parla entra, quasi in punta di piedi, in un dialogo già in corso tra Dio e i fedeli. Ciò richiede una predicazione «simbolica», che cioè sappia propiziare un incontro capace di coinvolgere e ricondurre a unità le dimensioni della persona, all’interno di un’esperienza di trascendenza.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione. I. L’omelia: che cos’è? Le fonti e la natura. II. A servizio di un incontro. La parola come «evento». III. Educare l’orecchio. Il contesto e le mediazioni. IV. Cercatori di Dio. I destinatari. V. La via simbolica. Per rinnovare l’omelia. VI. Conclusione. Dalla teoria alla pratica. Bibliografia.
Note sull’autore
Roberto Rezzaghi, direttore dell’Istituto di Scienze Religiose di Mantova, ha insegnato discipline teologico-pastorali a Milano, Brescia, Bologna e Firenze. Tra le sue pubblicazioni recenti: Manuale di didattica per l’IRC (La Scuola 2012) e Il sapere della fede (EDB 2012).
Roberto Rezzaghi, La Voce della festa, Collana «Ricerche pastorali», EDB, Bologna 2016, pp. 104, € 11,50. 9788810501382
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