Descrizione
Romano Guardini (1885-1968), teologo e filosofo della religione, docente nelle Università di Berlino e di Monaco, propose agli studenti e agli uditori delle sue lezioni una «visione del mondo» cristianamente ispirata. Cioè un’interpretazione della storia, della cultura e dell’esistenza umana elaborata mediante una particolare chiave ermeneutica: la Parola di Dio.
Egli ebbe una comprensione creaturale del mondo, che diventava pienamente e veramente intelligibile solo se messo in relazione al suo Creatore. Si trattava di un procedimento di tipo analogico, che valorizzava la somiglianza tra le creature e Colui che le ha poste in essere.
Tuttavia Guardini non si limitò a valorizzare l’analogia entis, a cui già i teologi medievali avevano fatto ricorso per argomentare l’esistenza di Dio e i suoi attributi a partire dell’esistenza del mondo. Piuttosto giunse a invertire l’analogia: a suo parere occorre non più dimostrare Dio a partire dal basso, dal mondo, ma decifrare la realtà del mondo, spiegarsi la sua esistenza, a partire da Dio, dall’alto. E siccome il mondo, nella sua creaturalità, è «affine» al suo Creatore, per essere compreso nella sua verità deve essere ri-conosciuto, quasi rintracciato e ritrovato, nel suo «archetipo», cioè in Dio stesso.
Sommario
Introduzione. I. Riprodurre la conoscenza propria di Dio: natura e compito della teologia. 1. La teologia è cristo centrata. 2. Nel solco della transdisciplinarità. 3. Una teologia teologale. 4. Teologia dell’aggettivo possessivo. 5. Teologia esistentiva. II. Capovolgere l’analogia: un originale contributo all’epistemologia teologica. 1. Declinazioni dell’analogia. 2. La qualità anagogica dell’analogia. 3. Intrecciare l’analogia entis e l’analogia fidei. 4. L’efficacia analogica delle immagini. 5. L’incarnazione come canone analogico. 6. Solo chi conosce Dio conosce l’uomo. 7. L’inversio analogiae come «esigenza teoretica» della Weltanschauung. Conclusione.
Note sull’autore
Massimo Naro insegna Teologia sistematica e Dialogo interreligioso nella Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo e dirige il Centro Studi sulla Cooperazione «A. Cammarata» di San Cataldo (Caltanissetta) per la storia del movimento cattolico siciliano. Collabora con varie riviste teologiche come Ho Theológos, Filosofia e Teologia e Ricerche Teologiche. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Le Vergini annunciate. La teologia dipinta di Antonello da Messina (EDB 2017); La reciprocità (San Paolo 2018); Archetipo e immagine. Riflessioni teologiche sulla scia di Romano Guardini (Rubbettino 2018) e Introduzione alla teologia (EDB 2020).
Massimo Naro, Scienza della realtà. La riflessione di Romano Guardini sul senso della teologia, EDB, Bologna 2021, 80 pp., 10,00 euro.