Descrizione
Il dolore che viene rappresentato nella Via Crucis è fortemente implicato con l’iniquità poiché è il giusto che muore a causa del male inflittogli da altri uomini. La Via dolorosa è dunque un’allegoria della nostra condizione e la potenza del messaggio cristiano non si limita a premiare il giusto, ma a perdonare e trasformare il cattivo. Gesù non ha tolto il dolore dal mondo uccidendo il colpevole, ma ha mostrato agli uomini l’iniquità mostrandosi come vittima innocente. Così Gesù manifesta il divino che c’è nell’uomo. In questo senso, anche senza risurrezione, il cristianesimo resta paradossale e anche un non credente si può sentire cristiano.
Sommario
I. Dolore patito, dolore inflitto. II. Crucifixus etiam pro nobis. III. Tu sei re? IV. Ecce homo. V. Eritis mihi testes. VI. Exinanivit: oltrepassarsi aprendosi agli altri.
Note sull’autore
Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica all’Università Milano-Bicocca. Tra i suoi libri recenti Scene della verità (Morcelliana, 2018), L’animo degli offesi e il contagio del male (Il Saggiatore, 2018) e Il fine della politica (Bollati Boringhieri, 2019).
Salvatore Natoli, L’uomo dei dolori (Le ispiere s.n.), EDB, Bologna 2020, pp. 80, € 9,00, ISBN 978–88–10–56919–1