La rappresentazione “queer” dell’ultima cena alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Parigi ha aperto una questione estremamente delicata al cuore del rapporto della modernità in occidente con la religione e della sua relazione con l’Islam.
I vescovi francesi “sottolineano quanto sia importante oggi attraverso i valori sportivi e quelli olimpici promuovere nel mondo intero la fraternità – come non ricordare anche le altre due dimensioni: libertà e uguaglianza – nel rispetto di tutti. Questo alto ideale è stato infangato da una blasfema derisione di uno dei momenti più santi del cristianesimo. E fanno notare, i vescovi francesi, che molti appartenenti alle altre religioni hanno inviato la loro solidarietà”.
L’accusa è che si è preso in giro il cristianesimo e che non si sarebbe mai osato fare una cosa del genere con l’Islam per timore di una reazione rabbiosa. Persino un miliardario impegnato nella vita pubblica come Elon Musk è intervenuto dichiarando che il cristianesimo è “toothless” incapace di mordere, debole, fiacco quindi perdente, perché insulta se stesso ma non i valori dell’islam.
Thomas Jolly, ideatore della rappresentazione ha cercato di smorzare i toni: “Credo fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola”. E gli organizzatori hanno aggiunto: “Se qualcuno si è sentito offeso, ci scusiamo”.
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Sembra quasi di vedere la Chiesa in un angolo. Se critichi la rappresentazione della cena la Chiesa è retrograda e reazionaria; se non critichi, il cattolicesimo non è una vera religione che si fa rispettare come Islam.
Ma forse c’è anche altro dietro la controversia. Lo spettacolo è stato veramente blasfemo? E se anche fosse?
Il fatto che ci si scagli contro la Chiesa dimostra la forza del suo messaggio, prova che l’eucarestia, celebrata nell’ultima cena, è elemento riconosciuto e riconoscibile per tutti, credenti e non. Forse niente dimostra la fede in Dio quanto una bestemmia. Tutti sentono di potersi rivolgere alla Chiesa senza timore.
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La sacralità ieratica dell’Islam, che nessuno osa prendere in giro, prova che è diventata una fede lontana dal mondo e dalle complessità moderne. Questo Islam ieratico avrebbe ragione se il mondo andasse all’indietro, verso una religione dove Dio è irraggiungibile per l’uomo. Ma il mondo va in senso inverso.
Gli esseri umani sono numerosi più che mai, vivono più a lungo e meglio che mai prima nel loro milione di anni di storia. Essi si sentono quasi immortali, invincibili e vogliono un Dio vicino, che parli loro. Proprio perché più ricchi e potenti più che mai gli uomini scoprono i loro nuovi, diversi limiti di finitudine.
L’ultima cena “blasfema” forse è, al di là di ogni intenzione, una preghiera per il Dio cristiano che venga a soccorrerci tutti nella nostra miseria e nella nostra superbia.
Forse a questo Dio vicino e misericordioso dovrebbero guardare anche alcuni imam musulmani. Il mondo è miserrimo e lo sarà sempre di più con l’avanzare inarrestabile della modernità. Per questo serve un Dio che sappia ridere dei peccati umani e ascoltare le preghiere distorte che arrivano.
Se davvero l’Eucaristia fosse al centro delle nostre vite, se davvero il prendersi cura dell’altro al modo del Dio incarnato in Gesù, fossero al centro della nostra esistenza, probabilmente eviteremmo inutili polemiche per concentrarci su ciò che è davvero il cuore del Vangelo.
Sentirsi offesi per una lettura opinabile di una cerimonia che si ritiene blasfema e sentirsi offesi davanti alla mancanza di cura verso chi è fragile e senza voce, ecco, credo che tra le due Dio sceglierebbe senza indugio la seconda. Mt 25, 1-46 è un testo che abbiamo dimenticato, nel fervore della difesa della nostra identità cattolica “oltraggiata” ? Da questo saremo riconosciuti discepoli di Cristo. dalla foga con cui ci siamo indignati dinanzi ad uno spettacolo ? Suvvia
Saremo riconosciuti per le opere di carità e per non averlo rinnegato di fronte al mondo.
Perché la Carità dovrebbe escludere la Fede?
Dov’è scritto che per amare i fratelli bisogna odiare e irridere Dio?
La storia ci insegna che non è la carità ad escludere la fede, ma è la fede ad escludere la carità. In nome della fede (“Dio lo vuole !”) si sono odiati e si sono irrisi i fratelli e le sorelle. Ed oggi non è diverso.
Perché mettere in alternativa le due cose? Gesù non ha scelto né ci invita a scegliere tra le due, anzi, ha unificato i due comandamenti, quello dell’ amore di Dio e dell’amore al prossimo. Essi sono infatti intimamente connessi: un amore non può sussistere senza l’altro. La solidarietà verso i poveri ci viene proprio dall’aver accolto lo Spirito d’amore di Dio che ci sollecita e ci abilita ad amare il prossimo. Ed è la comunione con il Signore (che si attua soprattutto proprio nell’Eucarestia) che ci rende un solo Corpo in Lui e con i fratelli. L’indignazione per l’offesa all’Eucarestia, e quindi a Gesù stesso, deriva non dalla volontà di difendere l’ “identità cattolica” (orrore! concetto politicamente scorretto che deve essere il più possibile annacquato, magari fino a dissolversi) ,ma dall’amore verso Cristo e quindi anche verso tutto il suo Corpo di cui i poveri sono le membra predilette.
Che l’italiano medio non conosca il “Festin des Dieux” è, purtroppo, normale; ma che si trovino assonanze fra la francamente pessima scena vista all’inaugurazione olimpica e il dipinto di Leonardo è veramente ridicolo.
Neanche la postura dei personaggi è riconducibile all’Ultima Cena.
A questo punto potevano anche essere Biancaneve e i 7 nani…
Direi che non ci altro da aggiungere.
Si può discutere se ci si sia ispirati all’Ultima Cena o ai banchetti dionisiaci. Il punto è un altro ed è stato espresso mi pare dall’ideatore Jolly: “Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo”. Appunto: in Francia. Peccato che alle Olimpiadi partecipino tanti popoli di culture e sensibilità diverse. Forse andava pensato qualcosa di più unificante, ecumenico (non significa irenistico).
Io apprezzo l’articolo. Arrabbiarsi è segno di impotenza. Credo poi che scambiare Dioniso per Gesù qualche domanda dovrebbe farcela venire anche a noi cristiani.
Anche lasciarsi prendere in giro è segno di impotenza.
A qualcuno però piace essere lo zimbello del mondo.
Nulla da dire: tutti i gusti sono gusti, come disse quello che baciò il maiale.
Cito: “Gli esseri umani sono numerosi più che mai, vivono più a lungo e meglio che mai prima nel loro milione di anni di storia. Essi si sentono quasi immortali, invincibili e vogliono un Dio vicino, che parli loro. Proprio perché più ricchi e potenti più che mai gli uomini scoprono i loro nuovi, diversi limiti di finitudine”.
Suggestivo, ma quando dice “gli esseri umani” sta parlando per tutti? Non mi pare sia esattamente così. Per quanto concerne i musulmani penso sia condivisibile che la loro condizione, tout court, non sia invidiabile. I popoli musulmani hanno subito e subiscono vessazioni inenarrabili, come ora a Gaza, e talvolta vengono considerati alla stregua di bestie. Questa cosa è insopportabile. Sotto la bandiera della cristianità sono stati compiuti gli eccidi più vasti che la storia ricordi e non mi riferisco alle Crociate, si può tranquillamente osservare la storia moderna e contemporanea. Crede davvero in quello che dice?
Al di là delle ideologie la rappresentazione osservata non è di buon gusto, non soltanto perché potrebbe offendere il credo (uso il condizionale perché la sensibilità non è oggettiva), ma perché kitsch nello stile ed inopportuna nel momento storico. Personalmente credo che i milioni di morti che abbiamo alle porte, comprendendovi decine di migliaia di bambini, che è bene ricordare in maggior parte musulmani, forse avrebbero meritato una cerimonia di apertura più morigerata, anche perché dietro a tutte queste morti, tra i vari, c’è anche un presidente francese che non perde occasione per buttare benzina sul fuoco.
Al netto delle discussioni mi ha ricordato alcuni lavori di LaChapelle che nel loro mescolare sacro e profano non sono male. Peccato i francesi abbiano insistito più sulla grandeur repubblicana (noi siamo moderni e voi arretrati più o meno) che sulle sfumature culturali del tutto.
Non bastava il dolore infertoci dal vedere il nostro amato Redentore e il suo ineffabile dono d’amore, l’Eucarestia, oscenamente offesi dalla blasfema rappresentazione. No, doveva aggiungersi anche la profonda tristezza provocata da questa sbrodolatura in difesa e addirittura di valorizzazione dell’evento da parte di uno dei soliti “cattolici” desiderosi soprattutto di essere annoverati nell’albo dei progressisti, lungimiranti, di ampie vedute, anti-integralisti, inclusivisti, dialogici ecc. ecc. Mi viene in mente l’ammonizione alla Chiesa di Laodicea contenuta nell’Apocalisse (3,15-16): “non sei né freddo né caldo…”.
Ho trovato questa cerimonia deludente e pesante. Un mattone. Bella ed elegante la versione “lirica” della Marsigliese. Ma gli atleti, i veri e soli protagonisti delle Olimpiadi? Passati così in secondo piano.
Penso che la Francia poteva fare molto meglio, regalandoci una cerimonia Olimpica bella, elegante, e più rispettosa. Peccato, la Francia ha perso una buona occasione.
“Un Dio che sappia ridere dei peccati umani”. Ma allora secondo Francesco Sisci perche’ mai Dio ha mandato Gesu’ se non per togliere i peccati del mondo, cioè il male? Nella scena satanica andata on onda in Mondovisione c’ era anche una bambina perché come in tutte le Messe Nere, ci vue una vittima sacrificale. Secondo Scusi Il Dio cristiano si fa una bella risata anche sul male fatto ai bambini ? Mi pare che Gesu’ abbia detto la famosa frase ” meglio per loro attaccarsi una macina collo e cetera” . Secondo Scusi le bestemmie ,le blasfemie vanno avvolte cai cristiani con una bella risata . Invece gli islamico che non ridono affatto delle offese alla loro fede, loro dovrebbero prendere l’ esempio da noi cristiani ,farvi una bella risata sopra! Non so in che Dio creda Scisci ma non mi sembra che sia il Dio di Gesu’ Cristo il Padre buono , ma una specie di Zeus buontempone che ride dei peccati degli uomini . Paganesimo puro, come la vomitevole rappresentazione dell’ apertura delle Olimpiadi, del resto rivendicata dallo stesso autore: volevo rappresentare un orgia pagana. Duemila nani di cattolicesimo francese buttato via e noi dovremmo farci due risate sopra?
La questione forse è anche più intrigante per i riferimenti sottintesi: «Si trasformi l’inno alla gioia di Beethoven in un quadro e non si rimanga indietro con l’immaginazione, quando i milioni si prosternano rabbrividendo nella polvere: così ci si potrà avvicinare al dionisiaco». Così scriveva Nietzsche, in “La nascita della tragedia”, capitolo 1 nel 1886. E in effetti, all’apertura delle Olimpiadi milioni si sono prostrati, avvicinandosi al dionisiaco. «Con il termine ‘dionisiaco’, scriveva Nietzsche, si esprime: un impulso verso l’unità». E gli organizzatori hanno risposto alle polemiche proprio così, con le stesse parole di Nietzsche. Qualcuno chiederà: “ma che centra Nietzsche con la nostra vita?” Intanto ha detto che lui è venuto troppo presto rispetto a noi, ma ora il nostro mondo è di sicuro così, come si aspettava Nietzsche.
Quindi va bene?
Irridere Dio è politicamente corretto?
Bestemmiare è ok?
E poi cosa c’entra l’Islam?
Veramente non si finisce mai di imparare.
Io non ho visto nulla di offensivo in questa rappresentazione, anzi l’ho trovata molto simpatica, e oltrettutto l’autore ha spiegato a quale soggetto si riferiva. Trovo molto fastidioso volere per forza vedere il male anche dove non c’è. Possibile che i cristiani debbano interpretare tutto come un’offesa alla loro religione? Ci sono già i musulmani che, vedendo in tutto un’insulto all’islam, creano abbastanza problemi, ora ci mancano solo i cristiani a fare la stessa cosa! Vivete e lasciate vivere, per favore!