La Pontificia accademia per la vita ha realizzato diversi congressi in varie parti del mondo per promuovere le cure palliative: in India con la partnership della Catholic Health Association of India; negli USA, con il supporto del Texas Medical Center di Houston; lo scorso febbraio a Milano, presso l’Istituto nazionale dei tumori; a maggio a Berlino durante il convegno EAPC (European Association for Palliative Care); in Brasile nel maggio 2019, con la collaborazione degli episcopati dell’America Latina; a fine settembre 2019 in Ruanda per affrontare il tema nel continente africano.
Dal 2015 – quando Papa Francesco impegnò la Pontificia accademia sul tema in questione – è stato avviato uno specifico progetto e un gruppo di lavoro, su impulso del presidente della Pontificia accademia, mons. Vincenzo Paglia.
In particolare, un gruppo di 14 esperti internazionalmente riconosciuti ha messo a punto il testo del White Book for Global Palliative Care Advocacy, che costituisce un documento per la diffusione delle cure palliative, con raccomandazioni operative rivolte a tutti i soggetti che sono a vario titolo coinvolti nelle cure palliative a livello globale. Edito in inglese, il White Book è tradotto in tedesco e italiano. Ed è stato inviato alle Università e agli ospedali cattolici nel mondo.
Il testo contiene le raccomandazioni messe a punto dagli esperti e rivolte a 13 gruppi di stakeholders – cioè interlocutori/operatori significativi: dai politici alle associazioni mediche nazionali, dai farmacisti ai media, dalle università alle organizzazioni dei pazienti, con suggerimenti concreti su come «implementare» la conoscenza e la diffusione di una «cultura delle cure palliative».
E le cure palliative sono un tema di rilievo non solo in campo medico ma anche per le religioni.
Lo scorso 28 ottobre in Vaticano è stata sottoscritta una Dichiarazione Congiunta delle religioni monoteiste abramitiche sulle problematiche del fine-vita: No all’eutanasia, Sì alle cure palliative, alla presenza di rappresentanti delle religioni ebraica, musulmana e cristiana nelle diverse declinazioni.
È importante ricordare – e la Dichiarazione lo ribadisce con forza – che eutanasia o suicidio assistito non sono compatibili e “integrabili” in nessun modo nelle cure palliative! Insieme abbiamo consegnato la Dichiarazione sottoscritta a papa Francesco, che ha molto apprezzato la ricerca condivisa, nel dialogo e nel reciproco aiuto, di percorsi comuni a servizio delle persone che vivono la fragilità e la malattia.
Le tre religioni abramitiche offrono la possibilità di inscrivere il momento sempre oscuro e minaccioso della morte all’interno di una relazione con Dio verso un’esistenza che non conosce termine.
L’11 e 12 dicembre, inoltre, la Pontificia accademia per la vita ha realizzato un congresso internazionale con Wish (World Innovation Summit for Health), un’emanazione della Qater Foundation, per promuovere un confronto internazionale e tra le diverse religioni sulla tematica.
Il “Libro Bianco” in italiano si può richiedere alla Pontificia accademia per la vita in formato cartaceo o scaricare in pdf dal sito.