Il 25 marzo 2019, papa Francesco, in visita a Loreto, ha affidato alla diocesi e alla sua comunità cristiana un’importante consegna: «A voi e a quanti sono legati a questo santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C’è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita. Così, attraverso la santità del popolo di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in ogni stato di vita, per rinnovare la Chiesa e animare la società col lievito del Regno di Dio».
E con questo intento il papa ha benevolmente concesso il Giubileo Lauretano nel centenario della proclamazione della Beata Vergine Maria di Loreto, Patrona di tutti gli aeronauti. Il grande dono dell’Anno Santo straordinario, iniziato con l’apertura della Porta Santa nella basilica pontificia di Loreto l’8 dicembre 2019, solennità dell’Immacolata Concezione, si concluderà il 10 dicembre 2020, ricorrenza della traslazione della Santa Casa di Loreto.
La Santa Casa, che secondo la tradizione è stata trasportata in volo dagli angeli, ha ispirato gli aviatori della I Guerra mondiale a confidare nella Beata Vergine di Loreto. In quell’epoca gli aerei erano chiamati popolarmente “case volanti”. Papa Benedetto XV, il 24 marzo 1920, dichiarò la santissima Vergine Maria “patrona principale di tutti gli aeronauti”.
Il santuario della Santa Casa
Il Giubileo lauretano sarà certamente l’occasione per riscoprire la devozione alla Madonna di Loreto, ma anche per «conoscere a fondo l’originalità del santuario che ha al suo fondamento non un’apparizione o un’immagine prodigiosa ma una casa» –, così come ha detto Fabio Dal Cin, arcivescovo di Loreto e delegato pontificio per il santuario della Santa Casa di Loreto e per la basilica di S. Antonio in Padova:
«La Santa Casa è elemento religioso, perché è il luogo dove è nata e cresciuta Maria, dove ha abitato la Santa Famiglia. All’origine di questa Casa c’è il mistero dell’incarnazione, progetto di Dio che decide di fare casa con l’umanità. Ma è anche un elemento di forte simbolismo antropologico universale: richiama i valori, le radici, che ogni uomo porta con sé. Simbolicamente, è la grande casa del mondo intero».
Chiamati a volare alto
Nella preghiera per il Giubileo composta da papa Francesco, proprio l’incipit è una richiesta a Dio di sollevarci in volo: «Donaci le ali della fede, della speranza e della carità… nel sollevarci in volo si elevi anche il nostro spirito». Il volo degli aerei diventa, dunque, la metafora della nostra esistenza. Tutti siamo chiamati a volare alto, perché Dio offre a ciascuno la possibilità di una vita buona, cioè santa. Nella lettera pastorale Chiamati a volare alto, mons. Fabio Dal Cin propone alcuni spunti di riflessione perché questo volare non sia inteso come uno “svolazzare” tra le nuvole o un “vagheggiare” imprese straordinarie, ma accogliere Cristo come il “Pilota” della nostra vita e decollare con lui: la pista di decollo è per ognuno la concretezza della quotidianità e le coordinate del volo sono le beatitudini.
La lettera vuole aiutare a comprendere il senso del Giubileo, ad offrirlo come esperienza per tutti e come una grande opportunità per ravvivare la nostra adesione a Cristo unico Salvatore, senza il quale è illusorio sognare una società più giusta, fraterna e solidale.
Da questo punto di vista, il Giubileo diventa anche una buona occasione per riscoprire la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, sollecitata da papa Francesco nell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate; santità casalinga, feriale, quotidiana, santità nel lavoro, nelle relazioni.
Una “pastorale dei luoghi”
Durante l’Anno Santo Lauretano, l’unica chiesa giubilare nel mondo sarà il santuario della Santa Casa di Loreto. Tuttavia, per valorizzare pastoralmente i luoghi di culto dell’aviazione civile e militare, la possibilità di ricevere il dono dell’indulgenza plenaria viene estesa anche alle cappelle degli aeroporti civili, militari, italiani e internazionali – 260 finora – che faranno richiesta alla Delegazione pontificia di Loreto. Una sorta di «pastorale dei luoghi», che ha come obiettivo quello di «raggiungere l’uomo ovunque questo viva».
Tre statue di Maria negli aeroporti italiani e internazionali
Per valorizzare l’idea di “Giubileo itinerante”, tre statue raffiguranti la Madonna di Loreto sono partite il 9 dicembre 2019 dall’aeroporto di Falconara-Ancona per raggiungere gli aeroporti italiani, i reparti militari e i principali aeroporti internazionali (come Buenos Aires, New York, Toronto, Manila e isoli Fiji). Durante il 2020 ci sarà una grande Peregrinatio della Madonna per abbracciare il mondo intero e per aiutare a liberare la vita buona che il Signore ha messo nel cuore di ogni persona.
Il 6 febbraio la statua della Vergine Lauretana ha raggiunto Lampedusa con un volo militare. L’immagine della Madonna di Loreto, una statua contenuta in una teca di rovere appositamente realizzata, raggiungerà nei prossimi mesi tutti gli enti e i reparti della Forza Aerea dislocati sul territorio italiano per concludersi a dicembre 2020 a Pratica di Mare. L’arrivo a Lampedusa, ha affermato Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia, «vuole essere un messaggio di amore per la vita e l’accoglienza, rivolto all’Italia e all’Europa».
Iniziative culturali del Giubileo
Il 25 marzo 2019 papa Francesco ha firmato l’esortazione apostolica Christus vivit e l’ha consegnata al santuario di Loreto perché ne conservasse la memoria viva, promuovendo una spiritualità vocazionale nel mondo e in continuità con il Sinodo sui giovani. Per questo, durante il Giubileo Lauretano, sarà organizzato un centro di accoglienza che promuoverà progetti educativi ispirati dal documento frutto del Sinodo sui giovani del 2018.
Dal 3 al 10 maggio 2020 si svolgerà l’Agorà della famiglia: una settimana di appuntamenti a carattere religioso, culturale e artistico per approfondire il tema della casa come luogo delle relazioni primarie.
Tra gli eventi collegati al Giubileo Lauretano, una mostra dedicata ai cimeli che gli aviatori hanno donato alla Madonna di Loreto negli ultimi cento anni, come l’immagine mariana che Umberto Nobile, ingegnere aeronautico italiano e uno dei più famosi esploratori artici, portò con sé nella prima trasvolata del Polo Nord nel 1926, e un’altra esposizione con la storia della manifattura dei rosari a Loreto.
Iniziative di solidarietà
A Nazareth, in Palestina, dove c’è “l’altra casa di Maria”, saranno fornite dalla diocesi di Loreto nuove attrezzature specialistiche per il reparto di neonatologia dell’ospedale Sacra Famiglia e per aiutare la locale associazione Miriam nella lotta contro i tumori.
Anche l’Aeronautica militare esprimerà la sua solidarietà con l’iniziativa “Un dono dal cielo”: raccolta di fondi per l’acquisto di apparecchiature sanitarie per gli ospedali pediatrici del “Gaslini” di Genova, del “Bambino Gesù” di Roma e del “Santobono” di Napoli.
Tutti i progetti hanno l’intento di favorire la famiglia, i giovani e i malati, che sono le priorità dell’azione evangelizzatrice del santuario.
Le tappe del Giubileo
In santuario saranno abbondanti le occasioni di ascolto della Parola di Dio. I gruppi di pellegrini potranno usufruire di incontri di catechesi per giovani, famiglie e ammalati.
La celebrazione dell’eucaristia sarà il culmine del Giubileo. L’adorazione eucaristica, prolungamento della celebrazione, offrirà l’opportunità di pregare davanti al ss. Sacramento: ogni giorno in santuario si potrà sostare in adorazione e vivere comunitariamente l’adorazione ogni giovedì sera e nella processione eucaristica del venerdì.
Nella penitenzieria del santuario ci saranno confessori disponibili per il sacramento della riconciliazione e nelle prime ore del pomeriggio un confessore sarà presente anche in santuario.
In santuario sarà favorita anche la celebrazione comunitaria del sacramento dell’unzione degli infermi, previa richiesta da parte dei sacerdoti che accompagnano i loro pellegrini adeguatamente preparati.
I segni del Giubileo
Il pellegrinaggio è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. Ci richiama al cammino verso Dio che costituisce la nostra esistenza, ma anche il cammino verso i fratelli. Nell’esperienza del pellegrinaggio è possibile salire la Scala Santa che conduce al santuario: consente di vivere l’esperienza spirituale della purificazione e della penitenza, ricordando, lungo il percorso, gli eventi principali della salvezza.
L’apertura della Porta Santa ha segnato l’inizio dell’Anno Giubilare. Attraverso questa Porta si passa per ottenere l’indulgenza. Varcare la porta della chiesa dovrebbe sempre esprimere la ricerca, l’attesa, la gioia dell’incontro con Dio e i fratelli e con tutta la Chiesa. Attraversare la porta significa passare da una situazione di distrazione ad una di raccoglimento e di comunione, dalla ferialità alla festa, dalla frenesia delle mille cose da fare al mettersi in silenzio e in ascolto.
Il culmine del Giubileo è l’incontro con Dio Padre, per mezzo di Gesù Salvatore, presente nella sua Chiesa, nella grazia dei sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia.
L’indulgenza non è una sorta di soluzione magica a tutti i problemi, ma il mezzo che la Chiesa ci offre, per prendersi cura di noi, aiutandoci a rialzarci dalle conseguenze del male compiuto e a sradicare con pazienza le radici di disordine nella nostra vita.
Il Giubileo è anche l’occasione per riprendere e promuovere la preghiera dell’Angelus Domini che ci fa contemplare il Verbo fatto carne, il saluto alla Vergine e il ricorso alla sua misericordiosa intercessione.
Il Magnificat, cantico della Vergine, verrà cantato in tutte le messe giubilari celebrate in santuario.
Il Rosario, che aiuta a contemplare gli eventi principali della vita di Gesù e a rallegrarci della presenza di Maria in mezzo a noi, viene pregato in santuario ogni giorno e ogni sabato, alle ore 21, alla recita del rosario si unisce la fiaccolata in piazza.
E, infine, la Preghiera del Giubileo, con la quale papa Francesco ha voluto offrire un’invocazione a Dio per intercessione della Vergine Maria, è un invito alla preghiera quotidiana per ricevere il dono della santità, della pace e della concordia, per costruire insieme la grande casa comune dell’umanità.