Un camposcuola per giovani sul tema del bullismo. Questo l’intento dei due autori, Carmelo Rigobello, poeta, alpinista e già direttore di aziende sanitarie, e Francesco Strazzari, prete vicentino, autore di diversi volumi sulla situazione ecclesiale in vari paesi del mondo, nonché inviato speciale di SettimanaNews.
Le parole del card. Parolin aprono le pagine del sussidio. Il bullismo – scrive il porporato – ha invaso tanti spazi di vita, dalla famiglia alla scuola, dal lavoro al tempo libero e le vittime di questi comportamenti sono i più deboli, i più fragili. È un fenomeno che dovrebbe interpellare tutti, nei confronti del quale molti invocano «maniere forti, misure severe e draconiane, punizioni esemplari». Basterà? Si chiede il cardinale.
Certamente si deve reclamare il rispetto dei diritti di chi è stato offeso, senza però trascurare il colpevole, chiedendosi perché un ragazzo arriva a compiere queste offese gratuite. Bisogna con pazienza prendersi cura anche di lui e portarlo (magari facendolo uscire dalla sua solitudine) a costruire «rapporti positivi e gratificanti con gli altri», perché noi abbiamo la responsabilità di costruire comunità «dove nessuno venga emarginato, nessuno escluso, nessuno offeso e ferito».
Sul bullismo si è scritto e dibattuto parecchio in questi ultimi anni, in seguito in particolare a episodi (spesso incresciosi) che hanno avuto come protagonisti preadolescenti e adolescenti. In realtà, esistono altre forme di prevaricazione che sono parenti strette del bullismo, si pensi al “nonnismo” o alle varie forme di “mobbing”.
Nella sua gustosa Presentazione, il vescovo di Gorizia R.M. Redaelli definisce il bullismo «l’espressione più forte della cattiveria», perché rivolta verso chi non ti è nemico, non ti ha fatto niente, non c’entra in assoluto. Una cattiveria “gratuita”. Fortunatamente esiste anche la gratuità dell’amore, ed è quella «che salva l’umanità». A questa dobbiamo con pazienza educarci ed educare.
Ecco, proporre una pista per educare è l’intento di questo sussidio. L’originalità di queste pagine sta nel suo raccordo con episodi di bullismo, di spacconeria o di prepotenza presenti sia nell’Antico, sia nel Nuovo Testamento: i costruttori della Torre di Babele, il faraone d’Egitto, Erode Antipa, gli scribi e i farisei…, ma anche con episodi che costituiscono un perfetto antidoto a quell’atteggiamento irritante, come la gioia di Dio nel creare, la semplicità di Maria e Giuseppe, lo stupore dei primi visitatori del presepio, la tenerezza di Gesù, la mediazione di Paolo in favore dello schiavo Onesimo… Dio, in Gesù, si schiera dalla parte dei “perduti”.
Ognuno dei 13 racconti biblici, commentati e attualizzati dagli autori, si conclude con un “filo rosso”, vale a dire con una proposta concreta sulla quale i giovani del camposcuola sono chiamati a riflettere e a confrontarsi.
La preghiera che chiude ogni capitolo fa riferimento al libro biblico dei Proverbi, sapienza antica condensata in formule brevi. Questi proverbi riguardano la realtà, le vicende della vita, lo scorrere del tempo, i sentimenti dell’animo umano. Sono una miniera di preziosi insegnamenti per gli uomini di tutti i tempi.
Il sussidio approntato da Rigobello e Strazzari è agile, maneggevole, ricco di spunti per far comprendere come ogni cattiveria (è il bullismo ne è una forma) umilia e distrugge, mentre la compassione e la tenerezza ci rendono persone vere e riuscite. Come Gesù.
Carmelo Rigobello – Francesco Strazzari, Bullismo. Spunti e proposte a partire dalla Bibbia, Prefazione del card. Pietro Parolin, EDB, Bologna 2019, pp. 96, € 9,50. ISBN 978-88-10-71226-9.