In una cattedrale gremita di fedeli, nell’omelia della celebrazione pasquale, il vescovo Luc van Looy, in un’atmosfera densa di insicurezza e di trepidazione – ci sono stati scontri a Bruxelles da parte degli hooligans –ha parlato chiaro, invitando a una reazione composta e costruttiva: «La paura non ha alcun effetto positivo: solo la solidarietà e la speranza costruiscono il futuro».
« La festa di Pasqua – ha detto il vescovo salesiano – è un’occasione per riaffermare alcune cose fondamentali per un cristiano:
* Non è vero che Gesù fosse un rivoluzionario. Il sinedrio non aveva trovato nel suo comportamento nessuna azione sovversiva.
* Non è vero che, con la morte di Gesù, il suo messaggio e la sua ispirazione siano morti e sorpassati.
* Non è vero che i terroristi raggiungono con le loro azioni perverse la propria felicità, neppure la gloria del martirio.
* Non è vero che con questi atti terroristici costruiscono una società più giusta e felice».
«Sulla menzogna – ha concluso il vescovo – non si può costruire nulla. Solo con la risurrezione, che impegna la vita del cristiano, si possono raggiungere risultati positivi».