Simpatica l’iniziativa di mons. Claudio Stercal, docente di teologia presso l’Università Cattolica di Milano, di inviare ad un gruppo di amici e di ex alunni (circa 3.000 indirizzi) “il pensiero del lunedì”, pensieri che prendono spunto dalla Bibbia, o da autori della tradizione cristiana, o semplicemente dalla vita quotidiana. «Non hanno né un carattere sistematico né un ordine preciso» scrive l’autore nell’Introduzione. L’unica ambizione è mostrare che «il cristianesimo, con la sua sapienza plurimillenaria, è ancora perfettamente in grado di suscitare, orientare e sostenere i tratti più belli della nostra umanità». 52 di questi “pensieri” (tante quante le settimane di un anno) sono stati pubblicati in questo volumetto. Ognuno di essi occupa due paginette, è scritto con uno stile garbato e accattivante e contiene un messaggio facilmente assimilabile. Alcuni titoli mostrano la vivacità della riflessioni: «Non avere paura dello specchio», «Come Dio, un po’ folli?», «Ci sta anche una bella “lavata di capo”», «La vera “questione” della nostra vita», «“Perdigiorno” o mistici?»… Appropriato il sottotitolo del libro: “Spiritualità del quotidiano”. Questi “pensieri” del lunedì, infatti, possono illuminare l’intera settimana.
Stercal Claudio, Il pensiero del lunedì. Spiritualità del quotidiano, Collana «Sentieri», EDB, Bologna 2016, pp. 120, € 11,00. 9788810571200
Descrizione dell’opera
Un breve pensiero all’inizio di ogni settimana: l’autore comincia a inviarlo a un gruppi di amici e di ex studenti dei corsi di Teologia all’Università Cattolica. Col tempo l’uso si fa consuetudine e l’iniziativa assume il nome de «Il pensiero del lunedì»: le riflessioni, per quanto brevi, ambiscono ad aprire una piccola finestra sulla settimana appena avviata, per affrontarla con un pizzico di consapevolezza in più e con uno spirito diverso. Le risposte che arrivano da oltre tremila indirizzi e-mail sono interessanti. «Tutti accolgono il pensiero come un invito a riflettere», spiega l’autore. «Molti lo inviano ad altri: a un amico, a un familiare, a un compagno di studi, a un collega di lavoro… Di norma per condividere la riflessione. A volte per richiamare a un valore che ritengono importante, utilizzando l’e-mail quasi come una raccomandazione. Altri utilizzano i pensieri per dare avvio a un incontro in parrocchia, a scuola, sul posto di lavoro…».
Sommario
Introduzione. 1. La leggerezza e il vangelo. 2. Tempo di eroi? 3. Cosa ricarica la nostra vita? 4. Vivere e pensare. 5. La delicatezza di Dio. 6. Essere gli uni per gli altri:un disturbo o un piacere? 7. Nulla è sprecato agli occhi di Dio. 8. Dio è nel compimento o negli inizi? 9. La comunione dei santi. 10. Il senso del nostro lavoro. 11. Come i bambini. 12. Ci sta anche una bella «lavata di capo». 13. Persino con il corpo. 14. Non è scontato. 15. Saper ricevere. 16. «Subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono» (Mt 4,22). 17.Dov’è il paradiso? 18. L’amore dell’artigiano. 19. Lo stupore. 20. Saggezza e speranza. 21. «Per voi». 22. La preghiera di domanda. 23.Amicizia e fede. 24. Non avere paura dello specchio. 25. L’umanità è il luogo della grazia. 26. «Che cosa dici di te stesso?» (Gv 1,22). 27. L’infinito di Dio. 28. «Nulla è impossibile a Dio» (Lc1,37). 29. Nel mistero di Dio. 30. «Se sei tu» (Mt 14,28). 31. Ci vuole amore. 32. Un dono fragile, ma un dono. 33. Se c’è chi ascolta… 34. Un coraggioso invito. 35. La vera «questione» della nostra vita. 36. La delicatezza. 37. Cosa rallegra il cuore? 38. La riconoscenza. 39. Amare o temere? 40. «A piene mani». 41. Come Dio, un po’ folli? 42. I motivi della nostra ricerca. 43. «Perdigiorno»o mistici? 44. La dieta non è tutto… 45. Ancora invidiosi? 46. A che scopo? 47. L’autorità. 48. Magnanimità. 49. L’amore protegge e prepara. 50. Ma che scuola è? 51. Com’è l’amore? 52. Uno spiraglio sull’infinito.
Note sull’autore
Claudio Stercal, sacerdote dell’arcidiocesi di Milano, è professore ordinario di Teologia spirituale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Insegna anche all’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla Facoltà Teologica del Triveneto e alla Facoltà di Teologia di Lugano. Dal 2006 al 2011 è stato preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, e dal 2012 è delegato arcivescovile per il coordinamento delle istituzioni accademiche ecclesiastiche e per i rapporti con le università. Di recente ha pubblicato Charles di Foucauld. Preghiera di abbandono (con E. Fregolent e M. Vighesso, Centro Ambrosiano 2014).