Kant, nella sua terza grande domanda, poneva la questione su cosa sia concesso sperare all’uomo. Pur cambiando i contesti e le epoche, essa non perde attualità e ci interpella, soprattutto quando sembrano prevalere le tenebre dello scoraggiamento e della disperazione. Cosa sperare? E quale speranza per abitare il mondo? Domande impegnative, che esigono di declinare tanto le forme della speranza, quanto di interpretare il tempo che stiamo abitando.
In questa prospettiva il Giubileo si presenta come occasione dirompente: siamo invitati a essere «pellegrini di speranza» e quindi a metterci in cammino, per ricevere e nutrire una «speranza che non delude», quella generata dalla luce del Cristo Risorto. È possibile allora trasformare il tempo, oltre la cadenza cronologica del calendario e le ombre cupe che abitano il quotidiano, per vivere il presente come tempo opportuno. Nel Giubileo ci viene infatti donato un «anno di grazia», quale sacramento della fedeltà e dell’amore di Dio per il mondo che ha creato e per la storia della salvezza che lo attraversa. Esso è già segno di speranza.
A partire da queste riflessioni, i teologi e le teologhe dell’Associazione Teologica Italiana (ATI) si vogliono porre alla ricerca dei segni di speranza nella nostra Europa. Infatti, il XXXIV corso di aggiornamento per docenti di teologia intende essere l’occasione per offrire percorsi e spunti, al fine di valorizzare l’evento giubilare come provocazione alla riflessione teologica e agli stili di vita dei credenti.
Il corso si terrà a Roma, da giovedì 2 a sabato 4 gennaio 2025, e si articolerà in quattro sessioni, seguendo il seguente sviluppo. Prima di tutto si affronterà il senso teologico del Giubileo, che si colloca tra memoria del passato e profezia del futuro (Giuliano Zanchi ). Successivamente, si esplorerà il tema della speranza, a partire dall’idea di «sperare contro ogni speranza» (Francesco Ghia) e della fiducia nella fraternità (Vincenzo Rosito).
L’ultima parte del corso sarà dedicata all’analisi di alcune pratiche di vita significative in ordine alla speranza: la penitenza e l’indulgenza (Marco Busca), la giustizia riparativa (Donata Horak), l’economia che guarda all’uomo (Raffaella Petrini) e l’equilibrio nel binomio ecologia – tecnologia (Bruno Bignami).
XXXIV Corso di Aggiornamento per docenti di teologia: Come abitare il mondo nella speranza? Teologie e pratiche per il Giubileo; Roma, 2-4 gennaio 2025 | Casa San Juan de Avila, presso il Pontificio Collegio Spagnolo. Pagina di presentazione e iscrizione a questo indirizzo