La Facoltà teologica del Triveneto inaugura una nuova collana di pubblicazioni digitali open access: Triveneto Theology Press.
Il progetto editoriale nasce dalla volontà di rendere fruibili nel modo più ampio, veloce ed ecosostenibile, le opere che esprimono i risultati della ricerca e della didattica che si svolge nelle realtà accademiche del Triveneto in rete nella Facoltà: dalla sede di Padova ai sette Istituti superiori di Scienze religiose collegati e ai cinque Istituti teologici affiliati presenti in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
I nuovi volumi – in formato pdf e scaricabili gratuitamente dal sito www.fttr.it – si affiancano alla collana Sophia, che esce a stampa dal 2006 in co-edizione con Edizioni Messaggero Padova e conta 101 titoli pubblicati. La nuova collana Triveneto Theology Press è suddivisa in tre sezioni: Theology, Philosophy, Bible.
Il primo volume (nella sezione Theology) si intitola Sulla fragilità dell’esistenza. Dialoghi. È curato da Lorenzo Voltolin e presenta i contributi sviluppati all’interno di due webinar realizzati nel 2022 da cinque istituzioni teologiche italiane (le Facoltà teologiche del Triveneto e dell’Emilia-Romagna, gli Istituti superiori di Scienze religiose di Padova, della Toscana “S. Caterina da Siena” e dell’Emilia), a partire dalla situazione pandemica.
Il libro dà corpo agli scenari antropologici, sociali e culturali inaugurati, oppure accentuati o trasformati, dalla pandemia.
Le nuove istanze emerse hanno interpellato i teologi che, attraverso la prospettiva disciplinare dei loro ambiti di insegnamento e di ricerca, hanno cercato di elaborare criteri di analisi, considerazioni critiche e proposte progettuali. Ora il libro rilancia al pubblico più ampio questi esiti, proponendoli come momenti di riflessione e di dialogo per i singoli e per le comunità.
«Nella visione di un’istanza globale e accessibile del sapere, le pubblicazioni digitali diventano per noi una nuova frontiera per la comunicazione della ricerca teologica – commenta il preside, don Andrea Toniolo –. Abbiamo fatto una scelta in linea con la terza missione dell’università che, accanto alla didattica e alla ricerca, prevede la diffusione delle conoscenze al di fuori del contesto accademico come contributo alla crescita sociale e culturale del territorio».
Garantire facilità di accesso alle pubblicazioni e una più rapida condivisione dei contenuti sarà vantaggioso sia per la divulgazione del sapere teologico nella comunità accademica italiana e internazionale sia per la formazione nel mondo ecclesiale. «È importante per noi – sottolinea Toniolo – raggiungere i preti, i catechisti, gli insegnanti di religione e in genere gli operatori pastorali, per adempiere a uno dei compiti fondamentali per cui è nata la Facoltà: coniugare la riflessione teologica, la ricerca accademica, con il servizio culturale e il supporto all’azione pastorale delle Chiese, in particolare quelle del Nord-Est».
A garanzia della qualità e scientificità dei contenuti, le opere pubblicate sono sottoposte a peer review e validate dal Comitato editoriale della Facoltà. A ciascun libro è assegnato un codice isbn, che lo identifica a livello internazionale.
«Con l’avvio di questo progetto editoriale – spiega don Giulio Osto, membro del Comitato editoriale – la Facoltà si inserisce nel processo attivato dalla Dichiarazione di Berlino per la promozione dell’accesso aperto alla letteratura scientifica. Come si legge nel documento, Internet ha modificato la distribuzione del sapere scientifico e del patrimonio culturale e si offre oggi quale strumento funzionale alla conoscenza scientifica; per le sue caratteristiche di interattività e di garanzia di un accesso universale, Internet è un mezzo emergente per la diffusione della conoscenza. Data l’apertura al contesto internazionale, la pubblicazione di titoli in lingua inglese potrà essere un ulteriore prossimo sviluppo per la nostra collana digitale. Infine, va sottolineato che le pubblicazioni open access, che da anni vengono realizzate da molte università nel mondo, oggi rispondono in pieno agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile».