Al termine della santa messa di mercoledì 24 maggio il card. Angelo Bagnasco ha dato l’annuncio della nomina da parte del Santo Padre del nuovo Presidente della CEI, nella persona del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve. Pubblichiamo di seguito la lettera che papa Francesco aveva inviato − un anno fa − al card. Bassetti, in occasione del suo 50° di ordinazione sacerdotale. «Nell’adempiere il delicatissimo compito di pastore e padre − scriveva allora Francesco −, hai profuso e continui a profondere tutte le tue energie e le tue cure per i fedeli a te affidati testimoniando, soprattutto con l’esempio, il Vangelo».
Al venerabile fratello nostro
cardinale Gualtiero Bassetti
arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve
A te, venerabile fratello, che nella solennità ormai prossima dei santi apostoli Pietro e Paolo celebrerai il cinquantesimo anno dall’ordinazione sacerdotale, invio di cuore questa Lettera, per manifestarti i più gioiosi sensi, augurandoti ogni bene e prosperità.
E poiché mi è ben noto con quanta diligenza tu abbia svolto il sacro ministero, in questa occasione che mi si offre desidero rallegrarmi con te delle fatiche compiute e ricordare i momenti più importanti del tuo apostolato.
In giovane età, dopo aver compiuto gli studi teologici nel Seminario arcivescovile di Firenze, sei stato ordinato sacerdote per la medesima chiesa diocesana, in seno alla quale hai svolto vari incarichi: vicario parrocchiale, assistente e in seguito rettore del Seminario minore, delegato dell’Opera delle vocazioni, moderatore della Pastorale scolastica, rettore del Seminario maggiore, membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori, canonico onorario della chiesa metropolitana, provicario e vicario generale.
Nell’anno 1994, il santo pontefice Giovanni Paolo II, mio predecessore di piissima memoria, per le tue notevoli doti di animo e d’ingegno e la tua esperienza pastorale, riconoscendo i tuoi meriti, ti nominava vescovo di Massa Marittima – Piombino, dalla quale sei stato successivamente trasferito alla sede di Arezzo – Cortona – Sansepolcro e, infine, alla Chiesa metropolitana di Perugia-Città della Pieve, che al presente con diligente cura stai guidando.
Nell’adempiere il delicatissimo compito di pastore e padre, hai profuso e continui a profondere tutte le tue energie e le tue cure per i fedeli a te affidati testimoniando, soprattutto con l’esempio, il Vangelo, affinché essi, consci della propria vocazione, crescano in fede, speranza e carità, alla sequela di Cristo, Maestro divino.
Ma ti sei adoperato anche, con impegno, a beneficio della Chiesa italiana come delegato per i seminari, membro della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata, membro del Consiglio di gestione del Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse, vicepresidente della Conferenza episcopale italiana e ora presidente della Conferenza episcopale umbra.
Dalla Cattedra di San Pietro, considerato tutto ciò sopra esposto, riconoscendo i tuoi molti meriti, nell’anno 2014 ti ho aggregato all’insigne Collegio dei Cardinali, conferendoti il titolo presbiterale di Santa Cecilia, e ti ho nominato membro delle Congregazioni per i vescovi e per il clero e del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.
Ricordando pertanto l’evento così gioioso del tuo sacerdozio, carissimo fratello, esulta in Dio, con lo stesso cantico della Vergine Maria: «L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,46-47).
Cristo, sommo ed eterno sacerdote, per l’intercessione di Maria Madre e Regina della Chiesa, con la sua grazia ti custodisca, ti sostenga e ti protegga, pastore benemerito, per tutti i giorni della tua vita.
La mia benedizione apostolica dalla Sede di San Pietro che per tuo tramite estendo anche a codesta Arcidiocesi, sia pegno dei doni celesti e testimonianza del mio particolare affetto, carissimo fratello, mentre chiedo preghiere per me e per il mio ministero petrino.
La pace, la luce e l’amore di Cristo rimangano sempre nei vostri cuori, figli a noi carissimi.
Dal Vaticano, 18 maggio dell’anno 2016, Giubileo della Misericordia e quarto del Nostro Pontificato.