I giovani mi diranno come essere vescovo

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Heiner Wilmer, finora superiore generale dei dehoniani, è stato nominato vescovo di Hildesheim. Riceverà la consacrazione il prossimo 1° settembre. Durante una visita in anteprima alla sua futura diocesi, Michael Althaus, per l’agenzia cattolica KNA, l’ha intervistato per chiedergli come si prepara ad assumere questo incarico, con quali sentimenti e cosa pensa dei problemi che incontrerà.

 

Heiner Wilmer vescovo

  • Heiner, lei è stato per molti anni all’estero, ultimamente a Roma. Come vede la Chiesa tedesca?

Vista da Roma, la Chiesa tedesca è importante poiché al suo interno regna una grande riflessione. La Chiesa tedesca è rappresentativa per l’ecumenismo, cioè di come i cristiani possono crescere e lavorare insieme.

  • E come vede la diocesi di Hildesheim?

Con lo sguardo aperto e luminoso. I fedeli e i responsabili della diocesi sono molto creativi. Hanno intrapreso nuove strade e sono molto contenti di fare delle esperienze.

  • Lei ha annunciato di lasciarsi guidare in particolare dalle idee dei giovani. Per quale ragione?

Io sono un appassionato educatore e ho trascorso gran parte della mia vita come insegnante tra i giovani. I giovani hanno una freschezza che giova alla società e alla Chiesa.

  • Come pensa di entusiasmare nuovamente i giovani per la Chiesa?

I giovani si possono nuovamente entusiasmare per la Chiesa se si sta loro vicini, se non si giudicano, ma si apprezzano e si dà loro fiducia.

  • Come intende affrontare il problema della diminuzione numerica dei cattolici e di conseguenza anche del futuro calo del gettito dall’imposta per la Chiesa (Kirchensteuer)?

La diminuzione del numero dei cattolici costituisce un problema per tutte le diocesi tedesche. Io lo affronto con la fiducia in Dio, con animo sereno e di buon umore. È vero che il gettito dell’imposta diminuirà ma, in complesso, la Chiesa tedesca è molto ricca. Anche la diocesi di Hildesheim attualmente è ben messa dal punto di vista finanziario e può guardare al futuro con tranquillità.

  • Cosa pensa delle grandi comunità come quelle presenti anche nella diocesi di Hildesheim?

Nella cura pastorale per me al centro c’è la persona e quindi il problema è come il singolo possa compiere il suo cammino verso Dio e vivere serenamente. In definitiva, ciò che conta è che una comunità possa essere viva, indipendentemente dalla sua struttura.

  • Un argomento importante a Hildesheim sarà anche come gestire gli scandali avvenuti riguardanti gli abusi sessuali. A suo parere, come dovrebbe comportarsi la Chiesa?

 I casi degli abusi costituiscono un problema molto serio. La diocesi di Hildesheim ha scelto una buona strada, facendo trattare gli abusi da un istituto indipendente. Le raccomandazioni degli esperti in questo campo sono formulate in maniera più professionale – e ciò è giusto. Centrale è anche il lavoro di prevenzione altamente riconosciuto che ha già garantito la formazione di migliaia di persone nella nostra diocesi. In futuro dobbiamo essere ancor più vigilanti affinché ciò non si ripeta. Come nuovo vescovo di Hildesheim io mi impegnerò con tutte le mie forze.

  • I vescovi tedeschi stanno dibattendo in questi giorni il problema della comunione in singoli casi alle coppie protestanti. Qual è il suo pensiero al riguardo?

La comunione è una tema importante della nostra fede. E sui temi importanti ritengo sia bene che discutiamo e possiamo discuterne. Attualmente il papa ha rinviato la palla incaricando i vescovi tedeschi a trovare un’unità. Sono curioso di vedere come andrà a finire e poi, naturalmente, mi atterrò alla decisione presa.

  • Come valuta in generale lo stato dell’ecumenismo?

Personalmente sono un grande fautore dell’ecumenismo e sono convinto che in questo campo sono stati compiuti grandi progressi e che continueremo ancora a progredire.

  • A prescindere dal suo incarico, come occupa il suo tempo libero?

 Leggo, ascolto musica e vado molto in bicicletta. Mi piace anche immergermi nella natura, perché mi distende e mi ricrea. Mi piace il cinema e il teatro e guardo volentieri anche le partite di calcio.

  • La sua squadro preferita?

(ride) FC 27 Schapen (suo paese natio). Ma come nuovo vescovo di Hildesheim sono contento naturalmente anche di avere nella mia diocesi tre grandi squadre come Hannover, Wolfsburg e Braunschweig.

  • Come si prepara nei prossimi quattro mesi al suo nuovo incarico?

 Mi ritirerò otto giorni in una austera comunità religiosa per pregare, nel silenzio e nella solitudine. In agosto è fissato il mio trasferimento. Poco dopo compirò da Hildesheim un pellegrinaggio con i giovani per ascoltare i temi che interessano loro. Devono dirmi loro come devo essere vescovo.

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