Mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, è il nuovo presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (COMECE). È stato eletto mercoledì 22 marzo dai vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’UE, riuniti a Roma per l’Assemblea di primavera del 2023. Mons. Crociata, 70 anni, subentra alla presidenza del cardinale Hollerich per il quinquennio 2023-2028. Giovedì 23 marzo, il nuovo Comitato Permanente della COMECE è stato ricevuto da papa Francesco a cui mons. Crociata ha rivolto questo indirizzo di saluto.
Palazzo Apostolico Vaticano, 23 marzo 2023
Beatissimo Padre,
è una grande gioia per noi poter vivere questo momento con il Successore di Pietro. Invero è una esperienza nuova per la COMECE poterLa incontrare presentandosi in tutta la sua compagine di vescovi delegati, di Segretario generale e staff della segreteria, anche con i loro familiari.
Proprio ieri è stato rinnovato il Comitato Permanente COMECE con le elezioni che si sono tenute in apertura dell’assemblea, alla scadenza naturale del quinquennio che ha visto alla presidenza della nostra Commissione il Cardinale Jean-Claude Hollerich. Il Card. Hollerich ha potuto concludere il suo servizio tra di noi rivolgendoci un incoraggiante e stimolante video messaggio da Bogotà, dove sta partecipando al Gruppo di sintesi sinodale continentale dell’America Latina. A lui restiamo molto grati.
Ho il piacere, pertanto, di presentarle il nuovo Comitato Permanente, composto, insieme al sottoscritto, da Mons. Antoine Herouard, vescovo di Digione, primo vicepresidente, e dai vicepresidenti Mons. Rimantas Norvila, della Lituania, Mons. Nuno Bras da Silva Martins, del Portogallo, e da Mons. Czeslaw Kozon, delegato dei vescovi dei Paesi scandinavi.
Abbiamo già lungamente fatto tesoro dei cinque discorsi che hanno scandito questo decennio di Suo magistero sull’Europa, insieme ai molteplici riferimenti disseminati nel suo ricco insegnamento. Sentiamo forte la responsabilità di unire all’ascolto delle Conferenze episcopali la comunione con il papa e con le sue indicazioni, convinti come siamo che solo nella testimonianza dell’unità la presenza e l’azione della Chiesa può contare su una qualche efficacia in un cammino europeo segnato da sempre nuove crisi, ultima tra tutte la guerra in Ucraina.
Tra gli impegni istituzionali della COMECE mi sembra importante citare quelli che toccano la condizione sociale delle fasce più deboli della società, il dramma delle migrazioni e delle richieste di asilo, l’impegno per una ecologia integrale, il tema della libertà di religione. Il nostro desiderio è di riuscire a fare tesoro di questo tempo facendone l’oggetto della nostra cura e della nostra dedizione.
Per questo è per noi una grazia singolare poter cominciare questo nuovo quinquennio di servizio presso la COMECE accogliendo il dono della sua parola e della sua benedizione.
Grazie di vero cuore, Santo Padre!